Honda Jazz Hybrid: la city car debutta al Salone di Parigi
In anteprima al Mondiale dell'Automobile la prima vettura compatta a doppia motorizzazione. Avrà un 1,3 litri benzina accoppiato ad un secondo propulsore elettrico. Prezzo a quota 15.000 euro.
Abbiamo aspettato, ma forse anche troppo. Dal debutto della prima generazione di Toyota Prius nel 1997 fino alla comparsa della prima Civic “IMA”, il sistema a doppia motorizzazione più soft targato Honda che aveva fatto sperare in una maggiore diffusione dell'ibrido. A cui avrebbe potuto fare da sponda il propulsore benzina TwinAir targato Fiat o la tecnologia diesel HYbrid4 di Peugeot.
Finora nulla: solo Toyota con la sua Auris HSD aveva aperto a segmento più bassi del mercato automobilistico. Ora tocca alla rivale Honda abbassare l'asticella fino alla fascia delle segmento B, le citycar diventate per molti la prima auto di famiglia, ma pur sempre popolari e democratiche. Per decollare davvero, l'ibrido doveva arrivare qui. E con Honda Jazz Hybrid possiamo parlarne come di cosa fatta. Anche se magari non finita.
Le foto ufficiali in anteprima mostrano alcune differenze estetiche rispetto alla Jazz già in commercio, come ad esempio il paraurti o la fanaleria anteriore e posteriore più pronunciati. In attesa del Salone di Parigi e dell'avvio della commercializzazione anche in Italia a partire dai primi mesi del 2011, la casa giapponese è stata invece piuttosto cauta nell'informare sui dati tecnici e sulle prestazioni del nuovo modello.
Sarà una vettura “Mild Hybrid”, ovvero un ibrido leggero che non potrà muoversi a esclusiva trazione elettrica, a differenza del sistema “Strong Hybrid” di Toyota che invece può coprire brevissime distanze a reali “zero emissioni”. La tecnologia adottata da Honda anche sulla Jazz Hybrid prende il nome di IMA (Integrated Motor Assist) e sfrutta un propulsore benzina 1,3 litri e un secondo motore elettrico, posto in corrispondenza del cambio CVT, a cui è affidato il compito di fornire una spinta supplementare in accelerazione e a velocità massima. Così come è accaduto per Toyota Auris HSD, anche Jazz Hybrid resterà fuori dalla rivoluzione delle batterie al litio, cui sono state preferiti degli accumulatori al Nickel molto più datati ed economici.
Una scelta inevitabile per tenere il prezzo finale sulla soglia dei 15.000 euro senza incentivi statali di alcuni tipo, per altro in Italia non previsti.
